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Il ruolo del CPO nel procurement

Il ruolo del responsabile acquisti (o chief procurement officer, o CPO) si è evoluto e ampliato nel corso degli anni. In questo articolo, vediamo in che modo e come raggiungere l’eccellenza nel procurement.

Due donne e un uomo seduti a un tavolo conversano tra loro davanti a un laptop.

In questo articolo vediamo come e perché il ruolo del CPO è cambiato radicalmente nel corso degli anni.

Professionisti del procurement per le sfide moderne

Negli ultimi anni il procurement ha acquisito sempre più importanza, e il ruolo dei CPO è diventato più strategico: andando oltre il solo risparmio di risorse, ma anche risolvendo alcune sfide attuali, come il raggiungimento di determinati obiettivi di sostenibilità o digitalizzare i processi.

Le aziende sono infatti soggette a nuove pressioni legate a fenomeni globali, come i continui cambiamenti degli equilibri geopolitici o delle normative vigenti, o al cambiamento climatico e alla scarsità di risorse. Di conseguenza, lo spettro di attività dei CPO si è ampliato notevolmente.

Oltre a gestire il reparto acquisti, i CPO hanno un ruolo chiave anche nei seguenti ambiti:

Network

Gestione dei rischi

Gestire eventuali interruzioni della supply chain e garantire la disponibilità di materiali e prodotti necessari per il funzionamento dell’azienda.

Unite Pay Greater Visibility

Gestione dei costi

Bilanciare l’aumento dei costi e le variazioni di prezzo senza generare nuove spese per l’azienda.

Unite Careers Better Future

Sostenibilità

Raggiungere gli obiettivi di sostenibilità previsti dall’azienda e assicurarsi di acquistare solo da fornitori certificati.

Digitalizzazione

Implementare nuove tecnologie e intelligenze artificiali e automatizzare i processi per migliorare l’efficienza negli acquisti.

Questi elementi hanno portato allo sviluppo del concetto di procurement excellence, ovvero la trasformazione strategica dei reparti acquisti grazie all’adozione di nuove tecnologie, all'evoluzione dei processi e all'ottimizzazione della supply chain. Anche per questo motivo negli ultimi anni si è verificato un vero e proprio boom di soluzioni e piattaforme digitali per il procurement.

Queste iniziative si dimostrano vincenti: secondo un sondaggio condotto da Deloitte, i CPO dei reparti acquisti più performanti dedicano alle attività strategiche il 15% di tempo in più rispetto ai meno performanti. 

Quale sarà il futuro del ruolo di CPO?

Decision maker

La trasformazione del ruolo di CPO in una posizione strategica continuerà nei prossimi anni. I responsabili acquisti si troveranno quindi a prendere decisioni importanti insieme ad altre figure chiave dell’azienda e sarà richiesta una mentalità e un approccio più globale e flessibile.

Comunicazione e compliance

I CPO dovranno anche diventare esperti di comunicazione per poter promuovere le proprie strategie, analizzare e condividere i risultati a livello finanziario e presentare i business plan. Il tutto senza dimenticare i requisiti di compliance: gli obiettivi di sostenibilità devono infatti essere una priorità in fase di negoziazione dei contratti.

Opportunità di carriera

Tra le skill fondamentali per i CPO troviamo quindi una mentalità strategica, capacità comunicative, di stakeholder management e di leadership. I responsabili acquisti devono infatti mantenere delle relazioni con tutti i reparti e hanno la possibilità di avere un forte impatto sull’andamento aziendale. Di conseguenza, questo ruolo diventa sempre più ambito, anche per quanto riguarda la retribuzione media.

Il ruolo della sostenibilità nel procurement

Per raggiungere un livello di eccellenza nel procurement e gli obiettivi di sostenibilità, gli esperti devono affrontare numerose sfide, come: 

  • Continue innovazioni e l’adozione di nuove tecnologie per restare competitivi;

  • Strategie multi fornitore per costruire una supply chain resiliente; 

  • Negoziazioni frequenti per gestire le richieste e la volatilità dei prezzi; 

  • Decentralizzazione degli acquisti; 

  • Soluzioni a creditore unico o altre modalità di riduzione dei costi di processo. 

I CPO devono essere in grado di gestire le richieste e offrire soluzioni efficaci per semplificare i processi, senza però aumentare i costi operativi. 

Secondo i risultati dello studio condotto dall’istituto JARO per la sostenibilità e la digitalizzazione in collaborazione con la CBS International Business School e Unite, la sostenibilità ad oggi è vista come un valore importante, ma molto spesso non vengo avviate attività specifiche a causa della mancanza di competenze e della complessità della loro implementazione.

Un tablet mostra i risultati dello studio JARO

La sostenibilità negli acquisti B2B

Scopri i risultati dello studio “Acquisti sostenibili e catene di fornitura responsabili” condotto nel 2023 dall’istituto JARO per la sostenibilità e la digitalizzazione, in collaborazione con la CBS International Business School e Unite.

 
Certamente la sostenibilità aggiunge delle richieste a ogni fase del ciclo P2P rendendo il processo più complesso, come ad esempio:

  • Analisi della richiesta: scegliere prodotti e servizi sostenibili analizzando i luoghi di produzione e i componenti.  

  • Selezione di fornitori qualificati: garantire un’ampia scelta di fornitori certificati e in linea con i requisiti aziendali.  

  • Gestione di prezzi e condizioni di vendita: considerare l’impatto della sostenibilità sui costi.   

  • Formazione: promuovere scelte consapevoli anche tra i buyer e gli utenti.

Tempi dinamici richiedono automazione e informazioni in tempo reale per aumentare la trasparenza e prendere decisioni consapevoli.

Christel Constant, consiglio direttivo di Unite all’evento IFPSM World Summit

In che modo i CPO possono raggiungere l’eccellenza nel procurement?

In che modo le aziende e i CPO possono ottenere i dati e raggiungere il livello di automazione necessario per rendere i processi più sostenibili? 

Sul mercato sono presenti molti servizi che supportano il procurement, come ad esempio dashboard per l’analisi dei dati e della relazione cliente-fornitore. Inoltre, esistono strumenti per valutare il livello di sostenibilità delle attività aziendali, o soluzioni di aste online per ottenere il miglior prezzo in fase di sourcing.

Si tratta però molto spesso di servizi indipendenti e separati, che rendono complessa la loro integrazione nei processi aziendali. Per questo motivo, il futuro sembra essere in soluzioni in grado di offrire tutti questi servizi su un’unica piattaforma, come nel caso di Unite. Le piattaforme come Unite offrono infatti ai CPO accesso immediato a tutte le informazioni per compiere decisioni consapevoli, oltre a tutte le funzionalità per automatizzare i processi di procurement e ottenere i dati per analizzare i costi e i benefici.

I vantaggi delle piattaforme di procurement

Una delle aziende che ha scelto Unite come soluzione di procurement è il fornitore energetico EnBW, da sempre all’avanguardia nell’ambito degli acquisti. 

EnBW era alla ricerca di una soluzione unica per promuovere la sostenibilità in modo efficiente, aumentare la produttività, soddisfare tutte le richieste e ridurre il maverick buying. Unite si è presto rivelata la soluzione migliore. 

«Il vantaggio principale di Unite è l’ottimizzazione dei processi», spiega Jürgen Schuster, Category Manager Catalogues/Marketplaces di EnBW. «Il nostro obiettivo è eliminare gli ordini a testo libero a favore di quelli a catalogo. Su Unite puoi consultare i cataloghi, trovare i prodotti che ti servono e acquistarli in modo semplice e automatico, senza bisogno di inviare richieste di preventivo né di trasmettere manualmente gli ordini».

EnBW logo

Come EnBW ha ottimizzato gli acquisti con Unite

La sostenibilità è un valore fondamentale per EnBW. Grazie ai servizi offerti da Unite, l’obiettivo dell’azienda è di rendere i processi ancora più trasparenti e automatici.

Strategie di successo

Oltre al miglioramento dei processi, il reparto acquisti di EnBW ha un ruolo chiave nel raggiungere l’obiettivo di neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2035.

Circa 5.000 dipendenti usano Unite per gli acquisti e sono incoraggiati a usare i filtri di ricerca per trovare prodotti che rispettano tutti i requisiti di sostenibilità. In questo modo, gli obiettivi vengono raggiunti su due livelli: «Da un lato ora possiamo testare anche progetti di grandi dimensioni, e dall’altro possiamo assicurarci che la sostenibilità diventi un elemento fondante dell’azienda» commenta Jürgen.

EnBW sta inoltre collaborando con Unite per sviluppare dei KPI in materia di sostenibilità prendendo parte al progetto pilota condotto da Yook per report automatici sulle emissioni di CO2. Infine, l’azienda partecipa ai Sustainability Stakeholder Dialogue di Unite insieme ad altri CPO e ai principali fornitori.   

«La partecipazione a queste attività sottolinea l’impegno della nostra azienda verso un futuro sostenibile» spiega Jürgen, e aggiunge: «Le discussioni con gli altri esperti e i risultati ottenuti ci aiutano a migliorare i nostri sforzi e a guidare la trasformazione verso un’economia più green».  

Raggiungere l’eccellenza nel procurement

Il ruolo dei CPO è cambiato per sempre, e allo stesso modo sono cambiate le esigenze in materia di processi e strumenti necessari alle aziende per gestire l’intero ciclo di procurement. Unite offre soluzioni mirate per queste esigenze e supporta le aziende aiutandole a raggiungere l’eccellenza. 

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