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Il contesto VUCA: come adattarsi al cambiamento

La volatilità è la nuova stabilità. Ma cosa significa per il mondo del procurement?

The volatile world is here to stay but what does that mean for e-procurement?

Il contesto VUCA non è una minaccia, ma un’opportunità

Le supply chain di tutto il mondo sono state messe a dura prova durante la pandemia di Covid-19. E la pressione si è aggravata con lo scoppio della guerra in Ucraina. Secondo gli ultimi dati della Banca Centrale Europea (BCE), i colli di bottiglia nelle catene di fornitura europee sono ancora frequenti. Per questo motivo, il consiglio direttivo ha deciso di innalzare il tasso di inflazione previsto per quest’anno, sottolineando così come questi fattori continueranno ad avere un impatto sull’andamento dei mercati. In questo contesto, l’acronimo VUCA (volatilità, incertezza, complessità e ambiguità) è diventato parte del lessico quotidiano.  

Crisi europea

L’aumento della volatilità in Europa è strettamente legato a problemi di connettività e alle sanzioni sulle materie prime provenienti dalla Russia, a cui si aggiungono gli scioperi e le proteste dei dipendenti nel settore dei trasporti.  

Molte aziende hanno sottovalutato la portata di questi fattori e le tempistiche necessarie a superare i colli di bottiglia globali, faticando così a creare una strategia per gestire la crisi sul medio e lungo termine. L’ambiguità di questo contesto ha determinato un aumento dei prezzi al consumo, degli ordini arretrati e la congestione dei trasporti. E l’incertezza sul futuro ha contribuito nel tempo a rallentare la crescita e aumentare l’inflazione.  

Secondo i dati pubblicati da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, il tasso di inflazione nella zona euro è passato dal 9,9% di settembre 2022 al 10,6% di ottobre 2022. Solo un anno prima, questo tasso era del 4,1%. Per quanto riguarda i Paesi dell’Unione Europea, l’inflazione è aumentata dello 0,6% da settembre a ottobre dello scorso anno. Le previsioni della BCE riportano un tasso pari al 6,3% per il 2023 e al 3,4% per il 2024.   

  

Previsioni per il futuro

In mancanza di teorie economiche o prove empiriche in grado di definire una strategia chiara per gestire gli effetti di questa crisi delle catene di fornitura, gli esperti di tutto il mondo sono al lavoro per fornire soluzioni concrete.  

Secondo un report del Servizio Ricerca del Parlamento Europeo (il servizio interno di ricerca e think tank del Parlamento Europeo), le soluzioni ruotano intorno alla digitalizzazione, alla sostenibilità e alla collaborazione tra Paesi. Inoltre, le compagnie manifatturiere vengono incoraggiate a sviluppare nuove policy strategiche volte a influenzare positivamente la gestione delle supply chain, ad esempio attraverso processi di reshoring e nearshoring. 

L’approccio suggerito dal servizio di ricerca riflette la stessa etica di Unite

Nel contesto VUCA, raggiungere l’equilibrio di mercato può essere complesso. Per questo motivo, l’obiettivo di Unite è quello di rafforzare le innovazioni tecnologiche per permettere un pricing dinamico nel nostro assortimento.  

Il pricing dinamico è una strategia volta ad aumentare le vendite adattando i prezzi a seconda dell’andamento del mercato. Ad esempio, in determinate circostanze, una riduzione dei prezzi può stimolare la domanda e portare a un incremento delle vendite. Allo stesso modo, in caso di forte richiesta di un prodotto, può essere consigliabile aumentarne il prezzo e sfruttare tutte le opportunità di vendita per incrementare i guadagni. L’intera strategia si basa sull’adattarsi rapidamente alle dinamiche di mercato e alle aspettative e richieste dei consumatori.  

Noi di Unite crediamo nell’innovazione e nel cambiamento, e riteniamo che uno dei modi per far fronte alla volatilità sia un procurement responsabile e collaborativo.

Procurement responsabile 

La missione di Unite è chiara: connettere le aziende per creare un’economia sostenibile. Semplificando le connessioni digitali tra buyer e fornitori, sosteniamo la creazione di relazioni commerciali di valore e a lungo termine. 

L’instabilità del contesto VUCA rende complesso sviluppare soluzioni certe, ma nel nostro percorso la sostenibilità rimane una componente imprescindibile. Indentificare le preferenze d’acquisto sostenibili dei buyer è infatti un vantaggio sia per i fornitori, sia per l’ambiente. Ma affinché funzioni, deve esserci un impegno da entrambe le parti. Se i buyer attribuiscono un valore economico ai comportamenti sostenibili, anche i fornitori saranno motivati a livello finanziario a includere la sostenibilità nel proprio modello di business. Ciò significa che attribuendo un valore ai criteri di sostenibilità, i fornitori possono investire nel miglioramento dei propri servizi, e in questo modo massimizzare i profitti di ogni transazione determinando il prezzo che i clienti sono disposti a pagare. Inoltre, queste informazioni possono essere cruciali per prendere decisioni relative all’introduzione di nuovi prodotti e servizi.  

In Unite lo sviluppo della cosiddetta green economy, basata sulle basse emissioni, l’ottimizzazione delle risorse e l’inclusione sociale, va di pari passo con le innovazioni digitali. Le integrazioni innovative e automatizzate della nostra piattaforma possono guidare il cambiamento lungo l’intera catena del valore e soddisfare le richieste dei buyer, permettendo allo stesso tempo ai fornitori di competere e rinnovarsi. Il tutto sempre mantenendo la trasparenza delle relazioni e delle transazioni come caposaldo.